lunedì 15 aprile 2013

Promozione dei film...


Con l'era di internet il modo di promuovere i film si è ridimensionato. Si possono pubblicare in modo più immediato e continuo dei contenuti, quali immagini, video, preview di soundtrack dei film che usciranno. Con twitter poi gli attori o adirittura i registi stessi pubblicano dei tweet con qualche notiziola interessante a riguardo del film a cui stanno lavorando. Da un certo punto di vista è una operazione interessante, ci sono sia la promozione ufficiale e poi quella ufficiosa, fatta per creare aspettativa nel pubblico, fare iniziare a parlare del film. Per i film commerciali, i cinecomic prevalentemente, la modalità di promozione è molto, troppo, intensiva. La modalità è generalmente questa: teaser poster, immagini dal set, countdown del primo teaser trailer, trailer ufficiale, secondo trailer ufficiale, clip tratte dal film e poi tanti spot tv/web con qualche scena diversa dai trailer. 
Poi ci sono i poster: locandina definitiva, charter poster, wallpaper panoramico.In alcuni casi, per pochissime sale al mondo si fanno delle proiezioni a unico orario, in cui viengono mostrati il primi 20/30 minuti di film.
La promozione del film parte adirittura anche in fase di produzione, con foto dal set, video dal set.
Ok, tutto questo mi fa piacere perchè si sfrutta a pieno le possibilità che si hanno oggi, canali di comunicazione che vanno oltre la tv, il cinema e riviste specializzate. 
Infatti fino a pochi anni fa, per la promozione dei film generalemente era molto meno articolata rispetto ad oggi. I trailers si mostravano nei cinema e per tv, oppure in home video prima di iniziare il film. Questo è quello che ricordo, ma quanto era bello riguardare i trailer di film che usciranno sul vhs o dvd... torniamo a noi!
Il modo con cui erano montati i trailer era diversa, ma almeno non ti rovinava troppo l'atmosfera che avresti avuto nel guardare il film, se ne dava quell'assaggio giusto per invogliarti a guardare il film. Si creava un certo senso di curiosità nel film, ma con una predisposizione nello scoprire cosa avverrà.
Oggi... aiuto è un bel casino. Per i film che si sa non sono eccezionali, nel trailer mettono le scene migliori del film (a volte anche il finale) e bon finita lì. Mentre per gli altri, i commercialoni, cosa si fa?
Viene presentato il contesto (e fin qui ci siamo), poi il protagonista, il cattivone, qualche scena d'effetto, scena d'azione, scena d'azione, pausa e poi altra scena effetto/figaggine!
Lo schema è più o meno è questo, può cambiare in base al film e al genere.
Ok bello, ma dice troppo. Bisognerebbe semplificare un po', attirare ma non dire troppo. Bisogna essere spietati per imporsi rispetto agli altri, ma non sacrificare il film stesso.
Una cosa fastidiosa sono i tanti spot che vengono pubblicati, e le clip del film. Uno ce ne sono troppe, e poi anche se diverse di poco, ma perchè devi fare vedere il film !!!?

Così sembra che sia un regalo da parte delle case cinematografiche, e il pubblico di massa (pecoroni) è felice perchè poi così sa già che il film sarà buono! tanto è una piccola scena cosa vuoi che sia! si ma... piuttosto aspetta un attimo di guardartelo tutto così ti lasci sorprendere di più no!
Ora mi rivolgo in prima persona, non si fa ma ci vuole. Col mio vero nome (e non NIKjkr) su facebook mi diverto a stuzzicare il pubblico di pecoroni... ehm scusate di massa. Metto dei commenti ai post in stile kamikaze, per vedere cosa dicono gli altri e come difendono il loro amato film. Risposte assurde e che mi divertono moltissimo, esempio di domanda posta è: "ma con tutti questi spot, tra uno o due possiamo comporre tutto il film?" le risposte sono state alcune intelligenti tipo "basta che non li vedi così non ti rovini il film" (ma va?) e poi altri che dicono che alla fine non è vero perchè sono piccoli cambiamenti ecc ... ma il film è bello! (grazie l'hai già praticamente visto).

Ci sono poi dei casi in cui si fa promozione al film che sono veramente particolari. Il regista Marc Webb (500 giorni insieme, The amazing spiderman) sta lavorando in questo periodo a The amazing spiderman 2, e con tweetter sta facendo incuriosire e non poco i fans. Ogni tanto pubblica dei tweet con commenti, o adirittura foto dal set, lasciando indizi sui personaggi e di come possono essere caratterizzati. Non è uno spoiler sono elementi che li troveremo sicuramente nel trailer e in immagini ufficiali del film quindi alla fine non c'è nulla di male.

Il problema di oggi, con la promozione dei film che usciranno nelle sale cinematografiche è come se in un certo senso si prende lo spettatore per sfinimento e quindi lo porta a vedere il film come se così si togliesse il problema. Di questa condizione non tutti se ne rendono conto non perchè sono stupidi, è perchè sono azioni di marketing mirate che è difficile opporre resistenza. Una bruttale realtà che toglie tanto al cinema odierno, un cinema già multilato e fatto di film riusciti per un pelo o occasioni completamente sprecate. Cosa resta da fare? evitare di sorbirsi tutta questa sovra informazione, e selzionare il film da guardarsi al cinema o a casa sul pc o tv, guardandosi se proprio il primo trailer, leggersi la trama e magari per chi è un po' più esperto vedere il regista e informasi cosa ha fatto in passato. Non è la formula vincente però almeno è un consiglio che potrebbe lo stesso aiutare.

giovedì 4 aprile 2013

Dreamworks vs Walt Disney

In questi anni queste due grandi case di produzione stanno battagliando tantissimo.
La Walt Disney pictures, nel corso degli anni ha creato innumerevoli film capolavoro che sono rimasti impressi nel cuore e mente di tanti bambini, ormai diventati gli adulti di oggi che hanno trasmesso questa passione ai propri figli. I tipi di cartoon e film creati dalla Disney perlopiù si ispirano a storie già scritte, e sono state riadattate, ma ci sono anche numerose storie originali. Negli ultimi anni ha acquisito la Pixar animation, la Marvel e recentemente la Lucas Film detenendo un bel pezzo di mercato.
La Dreamworks è uno studio cinematografico molto giovane, nato nel 1994 e fondato da Steven Spielberg, Jeffrey Katzenberg, David Geffen. Come studios è maggiormente riconosciuta per film di animazione che film in live action, per per entrambi i casi i livelli sono allo stesso modo altissimi.

Ora vi starete chiedendo perchè sto mettendo al confronto questi due colossi della cinematografia americana, e la risposta è semplice è che bisogna mettere le cose in chiaro una volta per tutte! 
Ultimamente la Disney ha creato uno strano e ambiguo modo di fare cinema anzi, specifico meglio, narrare storie. Il successo Disney è il brand che si è creato negli anni, e oggi sta svolgendo una operazione di creare film grazie ad un marketing molto aggressivo. Questo modo di 'vendere' i film non consiste solo nei giocattolini, ma anche nel come espone i contenuti nei film. Il modo di raccontare le storie e i temi a una visione poco attenta può apparire come ben fatta, riuscita, ma se si va a vedere bene, e ripeto bene, come è veramente, è uno schifo. Citazioni insensate, trattare temi in modo ovvio e privi di quella "magia" che c'era un tempo. Io ora non sto sostenendo che siano brutti i film che stanno uscendo anzi, ci sono dei prodotti ben realizzati, ma sono privi di originalità, quella originalità che aveva in passato e che la distingueva dalle altre case di produzione.
La Dreamworks è uno studios in fase di sviluppo, è ancora molto sperimentale e non si è pienamente affermata come nome nella cultura popolare. E' rinomata per la saga di Shrek, ma per gli altri lavori fa fatica a farsi riconoscere. In un certo senso è costretta a cambiare spesso tipologia di film e personaggi, per magari azeccare quello giusto per poterla lanciare del tutto. Questa è una cosa positiva, è un modo per evitare di arenarsi su di un unico tema o modo di raccontare e intrattenere spingendo ad avere più stimoli per il pubblico.
Tornando alla Disney: ha acquisito del tutto la Pixar e i risultati si vedono. Cars 2 è stata una delusione, The brave-ribelle un film specato e superficiale, Monster's inc. 2 mah chissà forse sarà bello? e poi l'annuncio il primo aprile di un sequel di Alla ricerca di Nemo con Alla ricerca di Dory! insomma un trita e ritrita di idee già usate e autoconclusive per avere gli incassi sicuri. In poche parole la Disney sta dando al pubblico ciò che vuole, film belli esteticamente per tenere buona parte del pubblico che cerca qualità tecnica, e poi l'altra metà che cerca un film di facile comprensione e divertimento. 
Passando ai cinecomic, i film tratti dai fumetti Marvel, pure quelli stanno diventando uno schifo. Scene d'azione stra pompate, storie scritte giusto per non uscire dal contesto da cui è stato tratto, con un risultato di un tipo di film che è disambiguo, bello ma che non convince del tutto diventando dimenticabile, e poi ci sono quei pochi che sono ricordati grazie sempre a pubblicità o notizie continue e aggressive.
Dreamworks ha avuto una evoluzione nel corso degli anni, i primi film di animazione non erano eccezionali, lo ammetto, però non erano da scartare, in fondo erano buone idee. Poi con i film Kung fu Panda e Dragon Trainer si è vista una impennata nello stile del racconto: i temi, le modalità e l'oginalità nel mostrare la storia è divenuta migliore rispetto a prima. Si dà spazio al o ai temi principali in maniera poco pesante dandone importanza nella storia, ma dando lo stesso importanza alle scene comiche; Un giusto equilibrio, cosa che in casa Disney non è sempre lampante.
Disney dà nello sfondo dei temi molto importanti inerenti al periodo storico, ma lo mostra nella maggior parte dei casi in modo poco adeguato e significativo, mentre Dreamworks di sfondo ha temi magari minori, ma il modo con cui li mette in scena è diverso: c'è un maggiore rispetto e coerenza rispetto al tema.
Sono peculiarità che fanno il film, cosa che va al di là della tecnica, che si può rimediare, è la modalità di racconto che va valorizzata e non offuscata da scene comiche che distolgono l'attenzione dal vero fulcro del film. 
Ora non voglio valorizzare per forza Dreamworks rispetto a Disney, ma vorrei fare capire al pubblico e alle persone che non bisogna farsi ingannare troppo dalla prima impressione che dà il film, bisogna iniziare a ragionare trovando eventuali difetti ed essere onesti; avere il coraggio di uscire dall'idea che ci si è fatta e che si ha rispetto a una cosa. Io ho preso in considerazione queste due case cinematografiche perchè sono due esempi limite della realtà di oggi, entrambe hanno i propri pregi e difetti, mai detto il contrario. Disney purtroppo si sta lasciando andare, sta sfruttando l'idea che si è fatta la gente rispetto alla 'purezza', 'bellezza' dei film che hanno fatto e non riesce a vedere oltre: non rischia sperimentando, discostandosi da quello che vuole la gente. Dreamworks non è da meno, però questa cosa è meno evidente.

Il cinema in generale ha bisogno di ritornare a una situazione in cui bisogna saper raccontare e dare più spazio ai registi e autori e non ai produttori. L'arte non è data dai soldi e fama: quelle sono il risultato di un film ben studiato ed è il pubblico che decide il successo, se non se ne accoge subito pazienza, verrà compreso dopo, cosa accaduta con quei film che oggi consideriamo cult.

OPINIONE: I Croods


La famiglia dei Croods è una famiglia preistorica, ma è pronta per arrivare nell'era moderna. Il passaggio non è immediato, anzi devo passare una serie di disavventure e prove per potere arrivare andare oltre. La paura ha costretto questa famiglia a vivere riparati in una caverna, cacciare e difendersi dagli animali che vivono con loro quella terra desolata e arida. Il modo migliore per dopravvivere è essere uniti e seguire le regole, regole dettate dal padre di famiglia Grug (Nicolas Cage) che non è il padre di famiglia autoritario, ma è un capo 'branco' che ha a cuore i suoi famigliari e per il loro bene ha creato delle regole da seguire per potere sopravvivere, o come dice sua figlia Hip (Emma Stone) rimanere in vita senza virere. 
Hip è una adolescente che ha volgia di uscire dalla caverna, sinonimo di famiglia, per potere scoprire il mondo intorno a sè e rischiare per aspirare a un modo diverso di vivere. Quindi si ha un conflitto di paura e curiosità, un conflitto generazionale tra padre e figlia. La vicenda prende vita da quando Hip conosce quasi per caso Guy (Ryan Reynolds) che ha il suo stesso modo di vedere e conoscere, e ha messo sull'avviso Hip che da un momento all'altro il mondo che conoscono potrebbe finire. L'indomani la cosa si è verificata, e la famiglia croods perde la propria caverna. Con molto timore si spostano in un nuovo mondo, oltre l'orizzonte scoprendo un mondo completamente diverso e ricco di colori. Un mondo che ricorda molto quello di avatar però è solo un ricordo vago dato che le creature che vivono quel mondo sono fantastiche.
Tutti ibridi di animali a noi noti ma resi in un modo fantastico. Una tigre pappagallo, un coccodrillo puzzola con compartamenti cane, un topo elefante o adirittura un orso gufo! uniti fra loro si a livello visivo che comportamentale. In questo film si da molto spazio all'ambiente intorno, al rapporto uomo e natura che qui la natura prevale sull'uomo.
Il film procede molto scorrevole, ci sono dei momenti di riflessione nonostante la maggiorparte deil film è piena di azione e di gag che non stancano. Quindi il tema prevalente è quello della famiglia, ma c'è anche il passaggio generazionale, il progredire alla modernità, il conoscere nuove cose, conoscere posti diversi, essere parte di un gruppo ma cercando di valorizzare se stessi. Tematiche importanti, ma rese in modo eccellente senza farle passare per banali e scontate. Il regista e sceneggiatore Chris Sanders ( Lilo & Stitch e Dragon Trainer) inizialmente ha concepito il film in stop motion, ma la dreamworks ha spinto per realizzarlo in animazione digitale 3D. Per chi ha letto bene l'articolo non c'è bisogno di ribadire che il film è ottimo, un prodotto ideato per famiglie e ragazzi/e. Un film pieno di scene d'azione esilaranti, originali per non parlare dell'invenzione della fotografia istantanea, idea bellissima che supera di gran lunga il ritratto scolpito dei "Flintstones".


sabato 2 marzo 2013

Gli "effetti" speciali nel cinema odierno


Oggi giorno, gli effetti speciali nei film sono molto presenti, e stupiscono sempre il grande pubblico. Ormai si è arrivati in un punto in cui gli effetti speciali digitali, la CGI, sono molto realistici, molto facili da integrare e confonderli con il girato dal vero. Nel giro di pochissimi anni ci sono stati notevoli miglioramenti nella qualità dell'immagine e la tecnica in sè. Tutte note di merito, non ho nulla da dire, anzi è una gran cosa!
E poi con la vincita del premio oscar 2013 per i migliori effetti speciali con il film " Vita di Pi" si è fatto conoscere al pubblico un altro aspetto legato agli effetti speciali: la casa di produzione che ha fatto gli effetti speciali di quel, la "Rythm & Hues" ha dichiarato banca rotta e ha mandato a casa molti dipendenti. 
Da qui si è scatenata una polemica legata al fatto che lo stipendio dei digital artist non è proporzionale agli incassi dei film, e quindi non ci guadagnano un gran che. 

Ora il punto quale è, la maggior parte dei film, i cosiddetti blockbuster,  devono appunto il loro successo agli effetti speciali, e senza di quelli il film sarebbe povero di contenuti da mostrare. Un uso intensivo degli effetti speciali per i film commerciali si hanno sin dagli anni '80 (anche un po' prima), erano effetti speciali perlopiù poveri rispetto ad oggi, erano fotomontaggi, costumi, pupazzi meccanici e qualche effetto creato con la computer grafica, ma tutto questo era solo un mezzo per si stupire il pubblico ma era una aggiunta. Di persè quei film erano ben costruiti a livello di sceneggiatura e ne avevano una molto solida, mentre oggi è il contrario. Spesso e volentieri, ripeto, nella maggior parte dei film la struttura è più o meno simile: una idea alla base originale, uno sviluppo mediocre, sfaccettature qua e là e poi effetti scene d'azione cariche di effetti speciali un po' ovunque. Questo 'schema' lo si può applicare tranquillamente a molti film, in alcuni lo si nota di più in alcuni meno. 
Tornando alla questione principale, gli effetti speciali digitali, uniti anche alla visione del film in 3D volendo, possono essere veramente dei mezzi visivi veramente potenti, ma da usare con cura e intelligentemente. Ci sono molti sprechi di film che sono visivamente accattivanti ma vuoti dentro, manca appunto il vero sviluppo della storia e del messaggio che il regista vuole comunicarci, si ha la tendenza a concentrare l'attenzione sull'estetica del film e i contenuti meno. Questo è un discorso che in questo periodo storico si rifà molto ai film tratti dai fumetti, sono in generale bei film, molti sono ben riusciti, ma non hanno l'essenza e l'idea che sta dietro al fumetto, non è solo una questione legata al fatto di come è stata riportata la storia sul grande schermo, ma è il significato aggiunto che si vuole dare a quella storia, una interpretazione funzionale al mezzo cinematografico.
Ora non è che tutti i film debbano essere capolavori e devono avere brutti effetti speciali, ma bisogna pensare a come integrarli alla storia che si vuole narrare, anche se non sono perfetti e si vede che sono un po' finti chi se ne frega, l'importante è che seguano la narrazione e non diventi un elemento estraniante. 
Il modo con cui il regista Guillelmo del Toro, Peter Jackson, Tarantino, insomma quei pochi registi che usano effetti speciali ma in modo più consono, usando più tecniche e creando una atmosfera tale da renderti il film più una rappresentazione e non un 'videogame' o 'libro illustrato', direi quasi che usano un modo teatrale dell'effetto speciale, un po' come se noi sappiamo che c'è ma non ci disturba saperlo dato che siamo presi dalla narrazione filmica.
Questo articolo non è un manifesto all'effetto speciali alla vecchia maniera, ma è un articolo incentrato sul fatto che dai recenti scandali che si sono verificati, di chiusure improvvise di grosse case di produzione specializzate in effetti speciali digitali, in un periodo di culmine di questa tecnica è una cosa strana. Da una parte c'è uno sfruttamento ed esasperazione del mezzo, ma c'è anche da contare che dietro ci sono delle persone che ci spendono mesi per creare quello che ci stupisce tanto, e i meriti sono solo di pochi. Un lavoro non più da artigiano certosino, ma un lavoro seriale ed è un peccato veramente.

giovedì 28 febbraio 2013

OPINIONE: Frankenweenie, Django unchained, Looper


Questo è un post diverso dal solito, qui faccio un commento a tre film, i filmoni di gennaio 2013, film che hanno avuto il loro successo, chi più chi meno. 

Partiamo da Django unchained, film diretto da Quentin Tarantino, che rende omaggio al genere western con un film dedicato, ma rende omaggio ai spaghetti western. Il film è ben fatto, diretto molto bene, però mi aspettavo qualcosina di più. La storia e il messaggio che sta dietro è veramente forte, ma il punto forte del film è l'interpretazione, Foxx, Walz e Di Caprio hanno fatto una interpretazione dei personaggi molto ben studiata e sentita. Walz ha vinto l'oscar per il migliore attore non protagonista, premio stra meritato, ma io preferivo che il premio venisse dato a Leonardo Di Caprio. In questo film ha dato modo un altra volta di essere un attore veramente bravo e interpretare mr. Candy doveva essere lui. Un nota negativa del film? concentrazione eccessiva di pulp e azione sul finale, e le canzoni rap, non stanno male ma potevano essere di uno stile meno moderno e più vicino allo stile western. Piccole cose però ripeto è un ottimo film da tenere conto.

Frankenweenie, film diretto da Tim Burton, il vero Tim Burton e non quello di Alice in Wonderland e Dark Shadows uhm... vabbè. Questo lungometraggio animato realizzato con la tecnica dello stopmotion ed è un rifacimento dell'omonimo cortometraggio in live action del 1984 sempre diretto da Burton. In questo film a differenza del corto, c'è un ulteriore approfondimento della storia, si vede maggiormente il rapporto tra Vincent e Sparky, e tutta una serie di personaggi che stanno intorno a Vincent, ragazzini della scuola, e i genitori. Questo film rende omaggio anche ai film B movies della Hammer Film Productions. Cos'altro aggiungere, un ottimo film d'animazione per tutta la famiglia e i fan di Burton almeno qui non sono rimasti delusi. Peccato per la mancata vincita agli oscar di quest'anno, se la    meritava quella statuetta, ma pazienza ci saranno altre occasioni.

Per il film Looper faccio un commento velocissimo dato che farò una recensione/analisi del film in un post dedicato. Film di fantascienza bellissimo, ben realizzato, diretto bene e boh qua in Italia non ha riscosso molto successo, in ogni caso è uno di quei film da tenere in considerazione.
Gli attori, Brice Willis e Joseph Gordon Levitt hanno interpretato un unico personaggio, Joe, e poi c'è Emily Blunt, nelle vesti di una contadina dai capelli biondi, un ruolo strano per una attrice del genere, specialmente se si parla di un film di fantascienza. 

mercoledì 27 febbraio 2013

OPINIONE: Premi Oscar 2013


Gli Accademy awards, ovvero i premi Oscar, forse il primio maggiormente atteso dal pubblico e dai cinefili si sono tenuti il 24 febbraio del 2013 a Los Angeles. La cerimonia della premiazione è stata presentata dal regista  Seth MacFarlane. Qui sotto ho elencato i film vincitori di questa edizione, suddivisi per categoria:

Miglior film: Argo, regia di Ben Affleck
Miglior regia: Ang Lee - Vita di Pi
Miglior attore protagonista: Daniel Day-Lewis - Lincoln
Miglior attrice protagonista: Jennifer Lawrence - Il lato positivo - Silver Linings Playbook
Miglior attore non protagonista: Christoph Waltz - Django Unchained
Miglior attrice non protagonista: Anne Hathaway - Les Misérables
Miglior sceneggiatura originale: Quentin Tarantino - Django Unchained
Miglior sceneggiatura non originale: Chris Terrio - Argo
Miglior film straniero: Amour, regia di Michael Haneke
Miglior film d'animazione: Ribelle - The Brave (Brave), regia di Mark Andrews e Brenda Chapman
Miglior fotografia: Claudio Miranda - Vita di Pi
Miglior design (scenografia): Rick Carter e Jim Erickson - Lincoln
Miglior montaggio: William Goldenberg - Argo
Miglior colonna sonora: Mychael Danna - Vita di Pi
Miglior canzone: Skyfall, musica e parole di Adele Adkins e Paul Epworth - Skyfall
Migliori effetti speciali: Bill WestenhoferGuillaume RocheronErik-Jan De Boer e Donald R. Elliott - Vita di Pi
Miglior sonoro: Les Misérables - Andy NelsonMark Paterson e Simon Hayes
Miglior montaggio sonoro: Skyfall - Per Hallberg e Karen Baker Landers
Migliori costumi: Anna Karenina - Jacqueline Durran
Miglior trucco: Les Misérables - Lisa Westcott e Julie Dartnell
Miglior documentario: Searching for Sugar Man, regia di Malik Bendjelloul
Miglior cortometraggio documentario: Inocente, regia di Sean Fine e Andrea Nix Fine
Miglior cortometraggio: Curfew, regia di Shawn Christensen
Miglior cortometraggio d'animazione: Paperman, regia di John Kahrs

Ok, stilata la lista ora passo alla mia opinione. Devo ammetterlo non sono stato un buon cinefilo che si rispetti, molti dei film elencati non li ho ancora visti, però prossimamente recupererò! 
Nonostante questo, ho avuto modo di leggere e chiedere tra i miei amici cosa ne pensano di alcuni film che sono stati poi premiati agli oscar e devo dire che non sono molto soddisfatto quest'anno. Per il miglior film "Argo" me ne hanno parlato bene, quindi mi fido e sono contento per Afleck che essendo un regista e attore, abbia vinto lui rispetto ad altri registi già più rinomati. Per "Vita di Pi" non posso esprimermi, non l'ho guardato e dicono che sia discreto, ma nulla di eccezionale. Ecco una cosa che mi ha lasciato un po' con l'amaro in bocca è che il film "Lo Hobbit" non abbia vinto l'osca per i migliori effetti speciali. Il lavoro che c'è dietro di CGI, 48 fps, cura del dettaglio, animazione, scenari, eccetera eccetera, è una cosa che doveva essere premiata punto e basta! non capisco questa discriminazione verso i film fantasy e un pochettino più commerciali, e debbano essere premiati per forza i film seri. In passato la trilogia de "il signore degli anelli" è stata pluripremiata per gli effetti speciali e ora all'improvviso è passato in secondo piano... pazienza.
"Les Misèrables", oscar più che azzeccati non ho nulla da dire. 
Per quanto riguarda l'animazione, sono più che soddisfatto per "Paperman" è un corto veramente bello, nulla di innovativo un già visto ma è ben realizzato. E ora arriviamo alla pecora nera dai capelli ricci e rossi, sto parlando del film "Ribelle-the brave". Sarà per il fatto che quest'anno ci sono state un sacco di iniziative, manifestazioni sui diritti delle donne, fatti di cronaca relativa al maltrattamento della donna, cose che è giusto fare conoscere al pubblico e alla gente comune, e sono cose che non sopporto neanche io. Il film Ribelle, è una sorta di manifesto all'emancipazione della donna e dei suoi diritti, un bel messaggio ma messo all'interno di un film che diciamocela tutta non ha ben emesso questa cosa. La logica è semplice, donna eroina che risolve tutto e si fa valere, e gli uomini tonti che si scornano per fare vedere chi è il più forte ... uhm grazie semplice così eh! 
Tutto sommato quest'anno i premi oscar, a parte qualche mia delusione personale, sono andati meglio rispetto agli anni scorsi, ci sono stati meno favoritismi e più 'democrazia' nell'assegnare i premi. Nonostante tutto si poteva valorizzare meglio qualche film anzicchè altri però alla fine va bene così! 

lunedì 4 febbraio 2013

"Back to the future" collector's edition

Ogni tanto la fortuna mi travolge, ho trovato per ben 7.90€ questo cofanetto dvd da collezione della trilogia de "Ritorno al futuro". Il cofanetti contiene 4 dvd, di cui 3 sono i film "Ritorno al futuro parte 1", "Ritorno al futuro parte 2" e "Ritorno al fururo parte 3", i seguenti dischi contengono contenuti speciali quali note di pruduzione, scene elimonate, making off, interviste e tanto altro. Mentre il quarto disco il "Bonus disc" contiene ulteriori contenuti speciali, interviste, curiosità ecc...
Nonostante sia una edizione dvd, il film è giá stato restaurato e lo preferisco alla su recente riedizione in blueray, il dvd gli da un bel effetto retrò. Insomma che dire un cofanetto da avere sulle proprie mensole, un saga che ha rivoluzionato il cinema e le generazioni di pubblico a venire ...