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giovedì 4 aprile 2013

Dreamworks vs Walt Disney

In questi anni queste due grandi case di produzione stanno battagliando tantissimo.
La Walt Disney pictures, nel corso degli anni ha creato innumerevoli film capolavoro che sono rimasti impressi nel cuore e mente di tanti bambini, ormai diventati gli adulti di oggi che hanno trasmesso questa passione ai propri figli. I tipi di cartoon e film creati dalla Disney perlopiù si ispirano a storie già scritte, e sono state riadattate, ma ci sono anche numerose storie originali. Negli ultimi anni ha acquisito la Pixar animation, la Marvel e recentemente la Lucas Film detenendo un bel pezzo di mercato.
La Dreamworks è uno studio cinematografico molto giovane, nato nel 1994 e fondato da Steven Spielberg, Jeffrey Katzenberg, David Geffen. Come studios è maggiormente riconosciuta per film di animazione che film in live action, per per entrambi i casi i livelli sono allo stesso modo altissimi.

Ora vi starete chiedendo perchè sto mettendo al confronto questi due colossi della cinematografia americana, e la risposta è semplice è che bisogna mettere le cose in chiaro una volta per tutte! 
Ultimamente la Disney ha creato uno strano e ambiguo modo di fare cinema anzi, specifico meglio, narrare storie. Il successo Disney è il brand che si è creato negli anni, e oggi sta svolgendo una operazione di creare film grazie ad un marketing molto aggressivo. Questo modo di 'vendere' i film non consiste solo nei giocattolini, ma anche nel come espone i contenuti nei film. Il modo di raccontare le storie e i temi a una visione poco attenta può apparire come ben fatta, riuscita, ma se si va a vedere bene, e ripeto bene, come è veramente, è uno schifo. Citazioni insensate, trattare temi in modo ovvio e privi di quella "magia" che c'era un tempo. Io ora non sto sostenendo che siano brutti i film che stanno uscendo anzi, ci sono dei prodotti ben realizzati, ma sono privi di originalità, quella originalità che aveva in passato e che la distingueva dalle altre case di produzione.
La Dreamworks è uno studios in fase di sviluppo, è ancora molto sperimentale e non si è pienamente affermata come nome nella cultura popolare. E' rinomata per la saga di Shrek, ma per gli altri lavori fa fatica a farsi riconoscere. In un certo senso è costretta a cambiare spesso tipologia di film e personaggi, per magari azeccare quello giusto per poterla lanciare del tutto. Questa è una cosa positiva, è un modo per evitare di arenarsi su di un unico tema o modo di raccontare e intrattenere spingendo ad avere più stimoli per il pubblico.
Tornando alla Disney: ha acquisito del tutto la Pixar e i risultati si vedono. Cars 2 è stata una delusione, The brave-ribelle un film specato e superficiale, Monster's inc. 2 mah chissà forse sarà bello? e poi l'annuncio il primo aprile di un sequel di Alla ricerca di Nemo con Alla ricerca di Dory! insomma un trita e ritrita di idee già usate e autoconclusive per avere gli incassi sicuri. In poche parole la Disney sta dando al pubblico ciò che vuole, film belli esteticamente per tenere buona parte del pubblico che cerca qualità tecnica, e poi l'altra metà che cerca un film di facile comprensione e divertimento. 
Passando ai cinecomic, i film tratti dai fumetti Marvel, pure quelli stanno diventando uno schifo. Scene d'azione stra pompate, storie scritte giusto per non uscire dal contesto da cui è stato tratto, con un risultato di un tipo di film che è disambiguo, bello ma che non convince del tutto diventando dimenticabile, e poi ci sono quei pochi che sono ricordati grazie sempre a pubblicità o notizie continue e aggressive.
Dreamworks ha avuto una evoluzione nel corso degli anni, i primi film di animazione non erano eccezionali, lo ammetto, però non erano da scartare, in fondo erano buone idee. Poi con i film Kung fu Panda e Dragon Trainer si è vista una impennata nello stile del racconto: i temi, le modalità e l'oginalità nel mostrare la storia è divenuta migliore rispetto a prima. Si dà spazio al o ai temi principali in maniera poco pesante dandone importanza nella storia, ma dando lo stesso importanza alle scene comiche; Un giusto equilibrio, cosa che in casa Disney non è sempre lampante.
Disney dà nello sfondo dei temi molto importanti inerenti al periodo storico, ma lo mostra nella maggior parte dei casi in modo poco adeguato e significativo, mentre Dreamworks di sfondo ha temi magari minori, ma il modo con cui li mette in scena è diverso: c'è un maggiore rispetto e coerenza rispetto al tema.
Sono peculiarità che fanno il film, cosa che va al di là della tecnica, che si può rimediare, è la modalità di racconto che va valorizzata e non offuscata da scene comiche che distolgono l'attenzione dal vero fulcro del film. 
Ora non voglio valorizzare per forza Dreamworks rispetto a Disney, ma vorrei fare capire al pubblico e alle persone che non bisogna farsi ingannare troppo dalla prima impressione che dà il film, bisogna iniziare a ragionare trovando eventuali difetti ed essere onesti; avere il coraggio di uscire dall'idea che ci si è fatta e che si ha rispetto a una cosa. Io ho preso in considerazione queste due case cinematografiche perchè sono due esempi limite della realtà di oggi, entrambe hanno i propri pregi e difetti, mai detto il contrario. Disney purtroppo si sta lasciando andare, sta sfruttando l'idea che si è fatta la gente rispetto alla 'purezza', 'bellezza' dei film che hanno fatto e non riesce a vedere oltre: non rischia sperimentando, discostandosi da quello che vuole la gente. Dreamworks non è da meno, però questa cosa è meno evidente.

Il cinema in generale ha bisogno di ritornare a una situazione in cui bisogna saper raccontare e dare più spazio ai registi e autori e non ai produttori. L'arte non è data dai soldi e fama: quelle sono il risultato di un film ben studiato ed è il pubblico che decide il successo, se non se ne accoge subito pazienza, verrà compreso dopo, cosa accaduta con quei film che oggi consideriamo cult.

lunedì 3 dicembre 2012

OPINIONE: Le 5 leggende


Ed è proprio in questo periodo in cui si avvicina il magico Natale che la Dreamworks è pronta a dimostrare di cosa sono capaci "Le 5 leggende". Babbo Natale, la Fatina dei Denti, il coniglio di Pasqua, Sandman e Jack Frost fanno da protagonisti di questo film, mentre da antagonista della vicenda vi è l'Uomo Nero. 
Le 5 leggende al completoQuesti miti della fantasia vivono solo se i bambini continuano a credere in loro, ed è per questo che l'uomo nero si ribella nei loro confronti, e cerca di riempire di incubi e paura la mente dei bambini per potere essere visto. Essere visto ebbene si è un problema che ha pure Jack Frost, perchè un altra caratteristica nei bambini è che loro vedono solo se ci credono veramente che una cosa esista, purtroppo per Jack non è così, i bambini se ne accorgono della sua presenza, ma non sanno spiegare cosa sia e allora affidano il modo di manifestarsi di Jack al caso o alla natura. Pitch Black, ovvero l'uomo nero, una volta avviata la sua ribellione, fa mettere in allarme la squadra, e il richiamo ufficiale viene dato dalla Luna, fonte di consultazione e guida per i membri delle leggende. Ed è grazie la Luna che viene chiamato Frost ad agire, in un certo senso è lui la chiave per rinvigorire la situazione. Nella pellicola, si ha la possibilità di vedere i "quartieri generali" delle leggende, mostrandone il sistema di come gestiscono il tutto, ma anche i loro collaboratori. Oltre a questo per ogni personaggio, si ha la possibilità di capire le qualità che hanno, il cosìddetto "centro" che li caratterizza. Ogni leggenda ha un proprio carattere, un po' diverso da come ce lo siamo sempre immaginati, difatti Babbo Natale non è pacioccone, anzi ha uno spiccato accento russo, ha tatuaggi e usa due spade come armi, però va sempre pazzo per i dolci (e a chi non piacciono!), la  fatina dei denti è molto graziosa e somiglia a un colibrì, Sandman è muto, fatto di sabbia dorata e ha un caratterino apparentemente tranquillo, meglio non provocarlo, e poi c'è il coniglietto pasquale, che non è per niente tenero, è alto, agile e burbero, ma in fondo dal cuore tenero. 
Pitch Black, nemico
Jack Frost ... è un ragazzo che si diverte molto col ghiaccio, ma in fondo si sente molto triste e solo, ma non si perde mai d'animo. Insomma oltre a una storia avvincente si ha una psicologia nei personaggio molto profonda. Per come è stato costruito il film, fa una bella concorrenza alla Pixar, che in questi ultimi tempi è calata un po' come qualità nel saper raccontare, ma questo film come del resto la Pixar, hanno una qualità nella modellazione e animazione all'avanguardia, veramente un'ottima definizione del dettaglio. 
Riassumendo in poche parole, i temi di questo film sono, la fede, cioè la capacità nel credere in un qualcosa (non religione), l'essere sicuri di se stessi e delle proprie capacità, poi c'è la questione del lavoro di squadra, molto importante. Parlando un po' dell'antagonista, Pitch Black, lui rappresenta gli incubi, ma in fondo la cosa che lo spinge a essere più cattivo è il fatto che non viene più notato quanto prima, e per farsi notare fa uso della paura, l'arma più potente di tutte, ed è qui che emerge il tema forse più importante, il sapere riconoscere i propri limiti e paure per poterle affrontare e controllare, non per forza sconfiggere.
Il film è diretto da Peter Ramsey, il suo primo film e che film, ottima idea veramente, supervisionata di Guillermo Del Toro. Nel cast poi si hanno attori importanti del calibro di Chris Pine(Jack Frost), Hugh Jackman (il coniglio pasquale), Isla Fisher (la fatina dei denti), Alec Baldwin (Babbo Natale) e Jude Law (Pitch Black). 
Lo yeti delle 5 leggendeIl personaggio più simpatico? E' uno degli Yeti che lavora per Babbo Natale, che poverino quando sta per finire di dipingere, gli dicono di cambiare il colore dell'oggetto dipinto, e con un rumoroso sbuffo gli tocca ricolorare tutti gli oggetti. 
Cos'altro dire, questo film mi è piaciuto appunto per la sua semplicità e originalità, ma anche perchè mi ha ricordato il valore che avevano per me queste leggende, sensazioni che solo da bambino le si possono provare così puramente. Una cosa che spero tanto è che non ne facciano un sequel, perchè non ne avrebbe senso, e come appunto un desiderio o un sogno di un bambino, è uno solo, unico e irripetibile.