domenica 19 gennaio 2014
MY CULT: London Boulevard- My Son, My Son, What Have Ye Done
Ecco qui sono tornati i MY CULT! In questo articolo saranno recensiti: ''London Boulevard'' e ''My Son, My Son, What Have Ye Done''.
My Son, My Son, What Have Ye Done, film diretto da Werner Herzog che è arrivato qui in Italia nel 2010. Gli avvenimenti di questa vicenda sono ispirati a fatti realmente accaduti, ma non è una cosa che viene dichiarata per dare più effetto al tutto, ma viene usata come spunto per approfondire alcuni temi del reale. Brad McCullum (Michael Shannon) dopo un viaggio in perù perde il contatto col mondo reale, in lui è mutato qualcosa e mette in dubbio la funzione e l'esistenza di Dio. Tutto questo è provocato da una profonda depressione che porta Brad a non sapersi rapportare correttamente più con le persone che gli stanno attorno, tra cui la sua fidanzata e sua madre, l'unica cosa con cui si sente a suo agio è sè stesso e la sua voce interiore. La produzione di Lynch è ben visibile col personaggio della madre di Brad, che è la vera e propria causa scatenante della vicenda e della depressione del figlio. Brad ex promessa del basket e promettente attore teatrale, si ispira alla vicenda greca di Eschilo per mettere in atto l'omicidio di sua madre. Un film complesso per quanto riguarda il cogliere i messaggi dell'autore, messaggi molto fini che convergono verso una idea di libertà personale dai vincoli imposti da altri. Perchè guardarlo? per un approccio diverso al solito film con i toni dark e che tratta di temi pesanti, per le ottimi interpretazioni di Shannon e del detective Havenhurst interpretato magistralmente da Willem Dafoe.
London Boulevard, film sempre del 2010 diretto dallo sceneggiatore premio oscar per il film ''The departed'', William Monahan. Colin Farrell con il suo personaggio, Mitchel, dimostra di essere un bravissimo attore. Uscito di prigione, viene subito messo in mezzo alla vita malavitosa londinese che vorrebbe lasciarsi alle spalle, ma non ha scelta. Il suo amico Billy tra una cosa e l'altra lo porta sempre più in mezzo a questioni con cui Mitchel è costretto a reagire per poter sopravvire e non farsi sopraffare dal boss Grant Ray Winstone. E poi c'è la parte di vita che gli è stata offerta da una donna qualunque, una vita da body guard anti paparazzo per l'attrice più famosa della Gran Bretagna, Charlotte (Keira Knightley) che si è ritirata a vita provata dopo fatti spiacevoli in ambito professionale. Il film si muove tra queste due realtà a cui Mitchel deve far fronte e decidere cosa seguire. Da una parte il guadagno facile ed essere controllato da un boss, mentre dall'altro assumersi il rischio di proteggere e amare una donna molto in vista mettendola a rischio per i nemici che si è procurato. Il genere del film può essere un po' ambiguo per chi non è abituato, ma in fondo è una commedia nera con i contro fiocchi. L'unico errore magari del film che ci sono personaggi simili al film di Scorsese (Grant è troppo simile a Francis "Frank" Costello interpretato da Nicholson), ciò non toglie che il film funzioni bene. E' un piccolo film ma dal grosso potenziale, ci sono più messaggi all'interno, tra cui la redenzione di un criminale e la vita senza privacy delle star (come la vita tormentata di Charlotte), ma anche la corruzione e l'ingiustizia che si vive oggi giorno. Film consigliatissimo a chi ama la commedia nera, i polizieschi e perchè no i revenge movie, ma anche a chi vuole vedersi semplicemente un qualcosa di diverso senza appesantirsi troppo.
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