giovedì 2 gennaio 2014

OPINIONE: I sogni segreti di Walter Mitty


Ammettiamolo, più di una volta abbiamo ci siamo immaginati che accadesse qualcosa, abbiamo fatto sogni ad occhi aperti pensando che avvenissero situazioni improbabili e noi speriamo che si realizzino. Ben Stiller con il suo nuovo film, diretto e interpretato, ispirandosi ad un romanzo del 1939 mette in scena questo fantastico film. Nulla di nuovo per gli spettatori, ce ne sono tanti di film simili, ma questo nonostante tutto è unico nel suo genere. Il perché è semplice: è realizzato bene!
Un'ottima caratterizzazione dei personaggi, dialoghi fluidi, scenografie e location fantastiche e poi gli avvenimenti sono pochi ma chiari. Con questo non voglio dire che sia il film perfetto, ma è questo il modello da seguire per evitare dei flopponi cinematografici che si stanno verificando in questi anni. Una costruzione della vicenda da manuale con delle scene che sicuramente ispireranno molti registi per nei film futuri. La trama è molto semplice, trasmette in modo chiaro e poco pesante dei messaggi molto attuali, come il passaggio dal cartaceo al digitale (rivista life), l'importanza dell'archiviazione vecchio stile, la fotografia tradizionale con la sua poetica, poi il centro del film ovvero, il credere in sé stessi e nelle proprie capacità per potere affrontare la vita spingendosi oltre i propri confini.
Nella trama non è ben specificato qualche passaggio tra una vicenda e l'altra, ma poco importa a noi non ci interessa dato che ci vengono fornite già le informazioni per ricostruire quelle parti mancanti.
Tutto questo ci è narrato con molta semplicità senza appesantire troppo lo spettatore con scene estreme (tranne una paio che sono molto divertenti), senza farci perpadelloni di concetti e di scene tristissime da farti venire la paranoia. Questo è il film che porta serenità una volta guardato, una sensazione che ben pochi film ti sanno regalare. Il paragone voluto dalla critica col film ForrestGump c'è appunto per questo: l'insegnare tanto appesantendo poco. Solo questo e non altro dato che sono due film di gran lunga diversi tra loro... e per fortuna!
Alla fin fine che cosa rappresenta questo film per i tempi che corrono? Un qualcosa a cui tutti noi aspirano, ma solo nel nostro immaginario, una cosa a cui tutti dovremmo fare appello oggi per uscire dalla profonda crisi economica. Un insegnamento che di sicuro molti di noi dovremmo fare tesoro e non dobbiamo vergognarci a esprimerlo.
Per trasmettere ciò che sta in questa pellicola non ci vuole di certo un genio della cinematografia d'autore per dircelo, non ci vuole un personaggio comico che recita solo con parolacce e battute mordi e fuggi, ci vuole solo un regista con la testa e coerente con il pubblico e sé stesso per creare un film onesto (rima non voluta), solo che il pubblico non recepisce questa piccola cosa ed è un motivo in più per vederlo.
http://www.youtube.com/watch?v=nhg5mMs9cU4

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