Cercate un film in cui potrete ammirare
l'immensità dello spazio, tranquillo e silenzioso, con una vista
mozza fiato... mi spiace questo film è tutt'altro! Questo film lo
sconsiglio vivamente a chi è facilmente impressionabile e a chi
soffre di vertigini.
Sul serio questo è un film che regala
una esperienza visiva unica, specialmente se visto in 3D. Infatti è
uno di quei pochi film in cui la terza dimensione serve a qualcosa,
il senso di vuoto e profondità è ben realizzato, con alcune scene
suggestive. Il senso di vuoto, angoscia, giramenti di capo ecc...
sono tutte sensazioni che si hanno guardando questo film. Il regista
Alfonso Cuaròn ha saputo trasmettere nel modo migliore queste
sensazioni tramite un uso della macchina da presa molto particolare.
Una ripresa continua e fluttuante, con lunghi piani sequenza che
danno ancora di più il senso di continuità e dispersione in questo
infinito ambiente. Dal punto di vista della trama è interessante,
tutto si muove attorno ai personaggi e non si vedranno mai altre
persone al di fuori degli astronauti. L'attenzione viene sempre e
continuamente mantenuta dai dialoghi e scene da alta tensione. In
questo film si è trovato pure lo spazio alle citazioni, citazioni al
maestro Stanley Kubrick, con immagini (feto sospeso nell'aria,
prendere cadavere) che sono entrate nell'immaginario collettivo
grazie a lui. La cosa che può dare fastidio nel film è la presenza
di troppo dialoghi, troppo dettagliati a volte, più si va verso la
fine e più ci sono dialoghi e da fastidio. Magari si preferiva un
approccio da film fantascientifico vecchio stile, con pochi ma
essenziali dialoghi. Tutto questo è stato fatto per allentare un po'
la tensione, famigliarizzare di più col pubblico e dare informazioni
sui personaggi protagonisti. Il cast è veramente ristretto, ci sono
solo Sandra Bullock e George Clooney, il resto sono solo voci.
Una piccola nota a favore di questo
lungometraggio è che la dottoressa Ryan Stone (Bullock) per potersi
salvare usa la tuta sovietica e la navicella cinese, lei è
americana, quindi lei che ritorna sulla terra, lo fa attraverso un
insieme di cose che rappresentano le capacità della razza umana di
poter andare nello spazio.
Questo è uno di quei film da tenere in
considerazione, sfighe concatenate a parte, ha una forte componente
visiva da una parte mentre dall'altra una forte morale, supportata da
un finale molto esplicito ma dal forte impatto.
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