Oggi giorno, gli effetti speciali nei film sono molto presenti, e stupiscono sempre il grande pubblico. Ormai si è arrivati in un punto in cui gli effetti speciali digitali, la CGI, sono molto realistici, molto facili da integrare e confonderli con il girato dal vero. Nel giro di pochissimi anni ci sono stati notevoli miglioramenti nella qualità dell'immagine e la tecnica in sè. Tutte note di merito, non ho nulla da dire, anzi è una gran cosa!
E poi con la vincita del premio oscar 2013 per i migliori effetti speciali con il film " Vita di Pi" si è fatto conoscere al pubblico un altro aspetto legato agli effetti speciali: la casa di produzione che ha fatto gli effetti speciali di quel, la "Rythm & Hues" ha dichiarato banca rotta e ha mandato a casa molti dipendenti.
Da qui si è scatenata una polemica legata al fatto che lo stipendio dei digital artist non è proporzionale agli incassi dei film, e quindi non ci guadagnano un gran che.
Ora il punto quale è, la maggior parte dei film, i cosiddetti blockbuster, devono appunto il loro successo agli effetti speciali, e senza di quelli il film sarebbe povero di contenuti da mostrare. Un uso intensivo degli effetti speciali per i film commerciali si hanno sin dagli anni '80 (anche un po' prima), erano effetti speciali perlopiù poveri rispetto ad oggi, erano fotomontaggi, costumi, pupazzi meccanici e qualche effetto creato con la computer grafica, ma tutto questo era solo un mezzo per si stupire il pubblico ma era una aggiunta. Di persè quei film erano ben costruiti a livello di sceneggiatura e ne avevano una molto solida, mentre oggi è il contrario. Spesso e volentieri, ripeto, nella maggior parte dei film la struttura è più o meno simile: una idea alla base originale, uno sviluppo mediocre, sfaccettature qua e là e poi effetti scene d'azione cariche di effetti speciali un po' ovunque. Questo 'schema' lo si può applicare tranquillamente a molti film, in alcuni lo si nota di più in alcuni meno.
Tornando alla questione principale, gli effetti speciali digitali, uniti anche alla visione del film in 3D volendo, possono essere veramente dei mezzi visivi veramente potenti, ma da usare con cura e intelligentemente. Ci sono molti sprechi di film che sono visivamente accattivanti ma vuoti dentro, manca appunto il vero sviluppo della storia e del messaggio che il regista vuole comunicarci, si ha la tendenza a concentrare l'attenzione sull'estetica del film e i contenuti meno. Questo è un discorso che in questo periodo storico si rifà molto ai film tratti dai fumetti, sono in generale bei film, molti sono ben riusciti, ma non hanno l'essenza e l'idea che sta dietro al fumetto, non è solo una questione legata al fatto di come è stata riportata la storia sul grande schermo, ma è il significato aggiunto che si vuole dare a quella storia, una interpretazione funzionale al mezzo cinematografico.
Ora non è che tutti i film debbano essere capolavori e devono avere brutti effetti speciali, ma bisogna pensare a come integrarli alla storia che si vuole narrare, anche se non sono perfetti e si vede che sono un po' finti chi se ne frega, l'importante è che seguano la narrazione e non diventi un elemento estraniante.
Il modo con cui il regista Guillelmo del Toro, Peter Jackson, Tarantino, insomma quei pochi registi che usano effetti speciali ma in modo più consono, usando più tecniche e creando una atmosfera tale da renderti il film più una rappresentazione e non un 'videogame' o 'libro illustrato', direi quasi che usano un modo teatrale dell'effetto speciale, un po' come se noi sappiamo che c'è ma non ci disturba saperlo dato che siamo presi dalla narrazione filmica.
Questo articolo non è un manifesto all'effetto speciali alla vecchia maniera, ma è un articolo incentrato sul fatto che dai recenti scandali che si sono verificati, di chiusure improvvise di grosse case di produzione specializzate in effetti speciali digitali, in un periodo di culmine di questa tecnica è una cosa strana. Da una parte c'è uno sfruttamento ed esasperazione del mezzo, ma c'è anche da contare che dietro ci sono delle persone che ci spendono mesi per creare quello che ci stupisce tanto, e i meriti sono solo di pochi. Un lavoro non più da artigiano certosino, ma un lavoro seriale ed è un peccato veramente.